5 motivi per NON fare viaggi di gruppo organizzati

(Che tu hai sempre saputo. Ma ne sei proprio sicuro?)

1. Non avrò nessuna autonomia

La prima idea nel vedere un gruppo di motociclisti in viaggio, è che questi siano obbligati a stare insieme tutto il tempo. Per prendere un caffè. Per fare benzina. A pranzo. Per fare le foto. Dalla mattina fino alla sera, sulla stessa strada.

Niente di più sbagliato.
In un tour in moto di gruppo, se preparato bene...
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… ogni partecipante mantiene la sua libertà. Stare con il gruppo oppure no rimane una scelta individuale. Grazie alle informazioni ricevute dalla organizzazione può partire dall’hotel quando vuole al mattino, fermarsi quando e dove vuole durante il giorno. Addirittura fare anche un itinerario diverso dagli altri, se crede. Ovviamente con questa scelta non potrà ricevere l’assistenza prevista del furgone.
Così come nessun partecipante sarà obbligato ad andare a cenare con tutti gli altri in un ristorante, magari troppo oneroso per il suo budget, questo nelle sere nelle quali le cene non sono già incluse nel costo del viaggio.

2. Spenderò molto di più che viaggiando da solo

I forum sono pieni di dichiarazioni di motociclisti che giurano di aver fatto viaggi da soli spendendo meno della metà di quello che sarebbe costato lo stesso itinerario in un viaggio di gruppo organizzato da una agenzia. A volte questo può essere vero. Ci sono proposte di viaggio che costano veramente troppo. Come è vero che ci sono tour dove la necessità di alcuni servizi, come un furgone sempre al seguito, non è indispensabile: se non capita niente… e alla fine il risparmio è veramente notevole.

Ma non è sempre così.
Ci sono viaggi...
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… che proprio a livello economico sarebbero inaffrontabili da soli e non in gruppo. Parliamo di viaggi in Paesi nei quali è obbligatorio avere una guida ed un’assistenza locale durante tutto l’itinerario (Cina, ad esempio) Dividere il costo di una guida locale obbligatoria in quindici è diverso che doverlo dividerlo solo tra due o tre persone.
Pensiamo anche ai viaggi che prevedono per le moto la spedizione con trasferimenti navali. Un conto è mandare una singola moto, un conto è mandare un container pieno: i costi per ogni partecipante diminuiscono sensibilmente.
Anche per quanto riguarda viaggi “normali” a volte la differenza di costo maggiore non è quella che si pensa. I tour operator godono con hotel di alto livello di tariffe contrattuali agevolate per i gruppi. Talmente vantaggiose che il totale del costo delle prenotazioni, fatte individualmente, può diventare più caro che pagandolo all’agenzia. Ovvio che questo non succede se per andare a Capo Nord andate a dormire sempre in campeggio invece che in un hotel quattro stelle…

3. Dovrò stare anche con persone antipatiche

Torniamo alla autonomia possibile ricordata all’inizio: ognuno è libero di scegliersi i tempi del viaggio, dal mattino alla sera, e quindi è libero di scegliere anche i compagni di viaggio che più gli sono simpatici. In questo senso, più partecipanti ci sono nel gruppo e più è facile trovare qualcuno con cui andare d’accordo e trovarsi in sintonia.
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Dopo i primi giorni di viaggio è fisiologico che un gruppo si divida in piccoli sottogruppi, per simpatie spontanee che poi si muovono spesso assieme. Così più persone ci sono e più diventa possibile trovare la migliore compagnia.

4. Avrò un capo anche in vacanza

Ci sono tantissime persone che vivono tutto l’anno in una situazione lavorativa sottoposta. Non parliamo solo dei classici dipendenti con il capoufficio, o degli operai con il caporeparto. Pensiamo anche ai consulenti, ai commercianti, che “dipendono” in qualche modo tutto l’anno dai loro clienti. L’unico momento di vera libertà per queste persone sono le vacanze e le vorrebbero vivere, almeno in quei giorni, in completa autonomia.
Chiariamo subito una cosa: non è vero che avranno un capo anche in vacanza.
Anche se in un viaggio organizzato, è vero, ci sono alcune regole assolutamente da rispettare...
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…queste sono norme di comportamento ovvie, di rispetto reciproco, tese a salvaguardare il gruppo.
Torniamo all’autonomia di cui si è detto da altra parte. Il tour leader o l’assistente non sono persone che “comandano”. Cercano solo di fare in modo che nel gruppo rimanga armonia, e con le loro “decisioni” e suggerimenti cercano di ottimizzare la buona riuscita del viaggio.
L’obiettivo è sempre accontentare il desiderio prevalente nel gruppo. Ma nulla toglie che ogni partecipante possa fare poi quello che vuole se la decisione comune non la condivide.
L’altro lato di questa medaglia sono i possibili svantaggi delle scelte autonome: non sarà obbligato ad obbedire alle decisioni del capogruppo, potrà fare come crede, ma ovviamente non potrà poi lamentarsi se la sua decisione comporterà non usufruire dei servizi o vantaggi disponibili al gruppo.

5. Dormirò solo in pessimi hotel

Può succedere durante un viaggio di gruppo di pernottare in pessimi hotel, dai quali, se ci fossimo arrivati da soli, saremmo scappati non appena vista la reception. Abbiamo sicuramente testimonianze di amici che hanno vissuto esperienze di questo tipo e ce le hanno raccontate.
Ma è sbagliato pensare che nei tour organizzati sia sempre così e sia meglio fare da soli.
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Tutti ormai sanno che le recensioni non sempre sono veritiere. Per godere di buoni hotel è meglio affidarsi ad agenzie che hanno partner locali affidabili e seri, che veramente hanno testato quelle strutture mandando prima i loro gruppi.
Solo nel caso di tour “esplorativi” si può incorrere in qualche imprevisto. In un tour realizzato per la prima volta, gli hotel sono un’incognita… non sono stati mai utilizzati in precedenza.
Ma è anche il bello di quelle esperienze.

5 motivi per FARE un viaggio BEN organizzato

(ai quali forse non avevi mai pensato prima)

1. Avrò qualcuno sempre al mio “servizio”

Sono diverse le figure presenti in un tour organizzato e la loro funzione ha un ruolo strategico e offre un valore aggiunto alla vacanza organizzata.

Coordinatori “Tour Leader”.
Sono persone che normalmente viaggiano per piacere ed interesse e non per professione, ma godono di particolare fiducia da parte dell’agenzia. Hanno esperienze precedenti sull’itinerario ma a volte, anche per loro, si tratta di una “prima”. Non sono guide e non spetta a loro il compito di illustrare i monumenti, i siti, i musei visitati. Non rappresentano l’agenzia sotto questo aspetto.
Non tocca quindi a loro verificare l’efficienza della logistica e dei servizi e non sono i responsabili di problematiche riscontrabili durante il viaggio.
Al tour leader in moto spetta soprattutto il compito di coordinare decisioni comuni: ad esempio l’orario di partenza al mattino, o l’opportunità o meno di fare una sosta. In particolar modo ha il compito di seguire per primo la rotta prefissata dall’ organizzazione.

L’assistente sul furgone, anch’esso solitamente un viaggiatore che gode di fiducia da parte dell’agenzia, ha solo il compito con il suo veicolo di fornire assistenza. Trasportare bagagli ed eventualmente accogliere moto e partecipanti momentaneamente indisposti.

2. Non andrò incontro a sorprese e stress

Tranquillità in viaggio sempre, anche se i tour organizzati non perdono certo il loro fascino avventuroso.
Siamo certi di saper guidare una moto, “macinare” molti chilometri senza stancarci, ma non dimentichiamo mai che affrontare un viaggio in un paese nuovo comporta non solo dover guidare per molte ore. Ci aspettano pratiche di guida differenti, usi, abitudini, segnaletica e regole diverse dalle nostre. Il coordinatore è preparato, dall’agenzia, ad affrontare proprio queste difficoltà. L’aiuto di un esperto in questi casi fa la differenza.
Ma non è tutto. Un viaggio organizzato viene pianificato nei minimi dettagli prima della partenza. Vengono calcolate le soste necessarie alle visite, il percorso migliore sia da un punto di vista motociclistico che turistico. Niente viene lasciato al caso.
Se vogliamo che le nostre ferie in moto siano una vacanza e non uno stress, l’esperienza del viaggio organizzato è quella che fa per noi.

 

3. Viaggerò assicurato

È obbligatorio per legge che ogni pacchetto viaggio includa un’assicurazione che copra il viaggiatore in caso di malattia, infortunio e che ne preveda il rimpatrio sanitario qualora le condizioni mediche lo rendano opportuno. I massimali minimi possono essere aumentati nel caso di viaggi in paesi nei quali la sanità ha costi veramente esorbitanti.
Quando ci si occupa da soli di questo aspetto, si tende a minimizzare i possibili rischi, ma la stipula di una polizza assicurativa richiede molta attenzione, che l’esperienza sul campo dell’agenzia è in grado di fornire.

4. Nessun pensiero per rotture della moto o malesseri temporanei

In quasi tutti i tour organizzati, quando si raggiunge un numero minimo, è sempre previsto un furgone di appoggio. Questo trasporta un kit base di attrezzi meccanici, i ricambi e l’olio di scorta che i partecipanti hanno al seguito. Talvolta i bagagli.
Ma la funzione importantissima e utilissima del mezzo di assistenza si spiega quando serve risolvere un problema primario: il soccorso stradale immediato sul posto, nel caso di un guasto improvviso del mezzo e il recupero dei passeggeri almeno fino alla tappa serale all’Hotel.
Questo permette di bypassare le lungaggini, le incomprensioni, le difficoltà che certe volte sorgono con le compagnie di assicurazione o l’assistenza stipulata, soprattutto all’estero.
L’utilità del furgone di assistenza si manifesta anche nel caso di un malanno temporaneo di un partecipante, che può in quel caso viaggiare comunque ed essere trasportato senza perdere nessuna tappa del tour.

5. Le cose più importanti: l’allegria e la compagnia

Questo è l’aspetto sicuramente più importante e stimolante di un tour di gruppo.
Una volta sperimentati gli aspetti goliardici, il divertimento, la solidarietà che si gode in un viaggio di gruppo, non ne potrete più fare a meno.
E appena tornati a casa, ricomincerete a sognare, proprio insieme con i vostri compagni di viaggio, le prossime mete da vivere assieme.